![]() Quando ho iniziato a praticare Systema non avevo la minima idea di cosa fosse: praticamente l'ho iniziato a praticare per caso. Ciò che mi ha sorpreso e che continua a sorprendermi tutt'ora è l'incredibile forza che si riesce ad imprimere stando apparentemente fermi e rilassati attraverso movimenti semplici (comodità), brevi e ben coordinati . Ma cosa si intende per forza? La forza, assieme alla velocità e alla resistenza, rientra in quelle che sono definite capacità condizionali, ovvero quelle capacità che afferiscono maggiormente alla sfera fisica del corpo. Essa (oltre alla sue varie sotto-classificazioni)è definita come quella capacità di superare una resistenza esterna per mezzo della contrazione muscolare. Ma sulla base di questa definizione, all'interno del contesto di osservazione, si pone un'altra domanda: è necessario superare qualcosa o qualcuno? O meglio far passare, cedere?. Questa può sembrare la solita domanda che implica il fatto di usare la forza dell'avversario. Ma tante volte si pensa al Systema o all'arte marziale in genere come ad una pura forma di autodifesa o di combattimento e questo determina un atteggiamento di chiusura che porta a reagire con la forza muscolare e non ad agire percependo lo spazio circostante. La forza può esprimersi allora ai massimi livelli se si consegue innanzitutto un corretto allineamento posturale e un rilassamento di base. Già questi due fattori, assieme alla coordinazione generale e segmentaria, alla percezione spazio-temporale, all'equilibrio, alla respirazione psicomotoria (con presa di coscienza)e alla lateralità fanno da base alle capacità coordinative. Che cosa sono allora le capacità coordinative? Esse dipendono dalla funzione dei processi che organizzano , controllano e regolano il movimento, si tratta cioè di un sistema intimamente correlato con le strutture neurologiche che dipendono dal funzionamento del sistema nervoso centrale (S.N.C.). Si distinguono in generali (capacità di apprendimento motorio, capacità di controllo motorio, capacità di adattamento e trasformazione dei movimenti) e speciali(accoppiamento e combinazione dei movimenti, capacità di differenziazione, di equilibrio, di orientamento spazio-temporale, di reazione, di ritmizzazione, di adattamento e trasformazione). Vi potrete chiedere perché tutto questo? Il punto è che se vogliamo davvero stare bene non possiamo vedere la vita come ad una “giungla” nella quale domina il più forte, ma ad una “giungla” nella quale vive il più adattabile e questa adattabilità presuppone la capacità di dominare se stessi, di vincere se stessi. Tutto questo vuol dire che ciò che deve realmente lavorare è il nostro cervello e non i nostri muscoli. Una zanzara sembra forse forte? Eppure vive su questo pianeta dall'era dei dinosauri. Questo non toglie niente alle capacità condizionali, necessarie ma subordinate a quelle coordinative alle quali andrebbe dato ampio spazio a maggior ragione nell'età evolutiva. É un lavoro lungo che richiede costanza, ma dal quale si può cominciare a percepire la forza che coincide con la massima stabilità del “sistema”. Come si è soliti dire la forza è niente senza controllo. Corsi Francesco
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AutoreMario Picconi, ha realizzato l'area blog sul systema Archivio
Marzo 2020
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